Cosa faccio

Faccio il “Project manager”, questo è il mio mestiere. Devo usare un inglesismo e me ne scuso – anche perchè dovrò usarne altri – ma è il termine che meglio definisce la mia attività.

Quella del Project manager – o RUP, responsabile unico di progetto – è una figura professionale molto diffusa all’estero, che sta prendendo piede anche nel nostro Paese grazie alle norme  UNI 11648 e UNI ISO 21500.

In Italia, l’attività di project management per l’edilizia ha naturalmente un codice ATECO – il 41100 per essere precisi – che recita: “Sviluppo di progetti immobiliari mediante attività di ricerca, studio, calcoli, consulenza, controllo e coordinamento di tutte le attività occorrenti… eccetera”

In pratica, la necessità di sviluppare un progetto immobiliare si palesa quando vi viene in mente di ristrutturare, restaurare o costruire un immobile; che sia di vostra proprietà o ne abbiate in animo l’acquisizione; che si tratti di un appartamento, una casa, un palazzo, una struttura produttiva o commerciale; che lo facciate per viverci, per lavorarci, per investimento o per guadagnarci.

studio di progettazione immobili Modena

Ma quale è la differenza tra un progetto immobiliare e il tradizionale “progetto”, prodotto di architettura e ingegneria? Cosa fa realmente un Project manager rispetto alle consuete figure professionali cui siamo abituati a rivolgerci quando dobbiamo attuare un intervento edilizio, e cioè il geometra, l’architetto o l’ingegnere? 

La risposta è semplice: compone l’opera e dirige l’orchestra. Vi farà sorridere, ma il paragone musicale è piuttosto calzante. Il Project manager ha il compito di trasformare la vostra idea iniziale in risultato finale, analizzando la fattibilità urbanistica e la convenienza economica; determinando modalità di esecuzione, tempi e costi. Lo fa in primo luogo con il “Masterplan”, il progetto principale, che ha il compito di dare forma alla vostra idea. Magari in 3D.

Ma quale è la differenza tra un progetto immobiliare e il tradizionale “progetto”, prodotto di architettura e ingegneria? Cosa fa realmente un Project manager rispetto alle consuete figure professionali cui siamo abituati a rivolgerci quando dobbiamo attuare un intervento edilizio, e cioè il geometra, l’architetto o l’ingegnere? 

La risposta è semplice: compone l’opera e dirige l’orchestra. Vi farà sorridere, ma il paragone musicale è piuttosto calzante. Il Project manager ha il compito di trasformare la vostra idea iniziale in risultato finale, analizzando la fattibilità urbanistica e la convenienza economica; determinando modalità di esecuzione, tempi e costi. Lo fa in primo luogo con il “Masterplan”, il progetto principale, che ha il compito di dare forma alla vostra idea. Magari in 3D.

Poi organizza e coordina l’attività delle figure professionali coinvolte nel procedimento, che non sono poche: il geologo, il topografo, il tecnico in acustica, il progettista delle strutture, il progettista architettonico, il termotecnico, il progettista degli impianti elettrici, il coordinatore della sicurezza, il direttore dei lavori architettonico, il direttore dei lavori strutturale, il collaudatore delle opere in cemento armato, il progettista del verde, l’arredatore, il tecnico certificatore dell’efficienza energetica… se ho dimenticato qualcuno mi scuso.

Il Project manager si occupa delle autorizzazioni, dei permessi necessari allo svolgimento dell’attività edilizia: il PDC, la CIL, la CILA, la SCIA, la SCEA, la CEA… ; poi le certificazioni, l’ AQE, l’APE, l’ARE… Non meravigliatevi, questi acronimi oscuri sono figli della tanto decantata “semplificazione delle procedure in materia edilizia”. Nell’era digitale le procedure da cartacee sono diventate telematiche – e questo è un bene – ma dietro c’è sempre la solita storia: timbri e marche da bollo.

studio progettazione Maleti

Risolte le formalità burocratiche c’è da mettersi a lavorare sul serio, in cantiere. Per trasformare le idee e i progetti in realtà, senza perdere mai di vista tempi, costi e soprattutto qualità del costruito: requisito imprescindibile della qualità dell’abitare. Fino all’opera compiuta, che sia la casa dei vostri sogni o quella che avete promesso ai vostri clienti.

studio progettazione Maleti

Risolte le formalità burocratiche c’è da mettersi a lavorare sul serio, in cantiere. Per trasformare le idee e i progetti in realtà, senza perdere mai di vista tempi, costi e soprattutto qualità del costruito: requisito imprescindibile della qualità dell’abitare. Fino all’opera compiuta, che sia la casa dei vostri sogni o quella che avete promesso ai vostri clienti.

Per la mia attività ho fondato una società di project management, 105D Studio di Architettura, che grazie alla mia esperienza e alla collaborazione di professionisti del settore edile è in grado di sviluppare, gestire e realizzare ogni aspetto di progetti immobiliari – piccoli o grandi che siano – con competenza e professionalità.