3 Ville NZEB

A noi Italiani gli acronimi anglosassoni piacciono un sacco. Uno in particolare rispecchia in pieno la nostra italianità: NIMBY (fate quello che vi pare basta che stiate alla larga dal mio giardinetto).

A ogni modo, NZEB significa nearly zero energy building, cioè edificio con consumo energetico pari quasi a zero. Bisogna ammetterlo, fa figo. Ci si può vantare di possedere una casa NZEB mentre si beve una birretta durante l’happy hour con gli amici. Molto hipster.

Ma vediamo di cosa realmente si tratta. Un edificio NZEB ha un involucro edilizio con caratteristiche termofisiche ad altissima prestazione, in particolare per quanto riguarda l’isolamento termico. Ciò significa che il fabbisogno energetico è estremamente ridotto e viene coperto in maniera significativa da fonti rinnovabili.

Queste tre ville a Modena – uno dei miei ultimi progetti – sono senza dubbio NZEB. Anche perché dal 1° gennaio 2021 questo requisito è diventato obbligatorio. E questo è un bene, senza dubbio. La qualità dell’abitare in questo tipo di edifici non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di costruzioni di soli quindici o venti anni fa. Così come i costi di gestione, che sono di molto inferiori a quelli di edifici tradizionali ormai diventati energivori. Ciò naturalmente determina un minore impatto ambientale, minori emissioni di CO2 e naturalmente maggiore eco-sostenibilità.

Ma non sono case per NIMBY. Vi spiego perché. La definizione anglosassone back yard (letteralmente yarde – per noi metri quadri – dietro) si riferisce al giardinetto sul retro delle abitazioni – spesso con tipologia a schiera – che hanno il fronte e l’ingresso sulla strada. Quindi quella parte privata, recintata su tre lati; ben diversa dalla parte pubblica, cioè la facciata che vedono tutti. Da qui guai a chi tocca il mio giardinetto, che è privato ed esclusivo. Dove posso prendere il caffè in mutande la domenica mattina.

Queste ville hanno un giardino che si sviluppa su due lati, perché sono case d’angolo. Un giardino dove il cagnolino di casa può correre in lungo e in largo, invece che girare in rotondo. E anche questo è un bene, perché non sono ville adatte al pensiero NIMBY. Che è un modo di pensare piuttosto egocentrico, narcisista e in fondo anche parecchio antisociale.

Naturalmente ho un po’ scherzato con gli acronimi. Queste ville vanno bene per tutti, anche per i NIMBY, che magari con una siepe più alta potranno nascondersi agli occhi del mondo. E prendere il caffè in mutande in giardino la domenica mattina. Devo dire che sono anche un po’ invidioso delle persone che abiteranno queste case. Mi capita spesso, anzi, quasi sempre quando immagino di abitare una casa che ho progettato. Ma è invidia buona eh, affettuosa.

@Gianluca Maleti – tutti i diritti riservati

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